Mahindra Kuv 100

Con i suoi 370 cm di lunghezza è una crossover compatta, dalla linea personale, con le vistose nervature lungo le fiancate e nel cofano. Le maniglie delle porte posteriori sono ricavate nella cornice dei finestrini: una soluzione riuscita a livello di stile, che però “ruba” un’ampia fetta di visibilità; questa caratteristica, unita alla forma del lunotto (piccolo e inclinato) rende difficoltose le manovre. Nella norma la capacità del baule, da 243 litri a 473 a divano abbattuto (misurato alla base dei finestrini), ma l’accessibilità è penalizzata dai larghi fanali orizzontali, che riducono la soglia di accesso (che è a ben 90 cm dal suolo) a soli 69 cm di larghezza. Passando all'abitacolo, le plastiche sono rigide, ma di aspetto piacevole. Comoda la posizione della leva del cambio nella consolle: è ben manovrabile e lascia una certa libertà di movimento a guidatore e passeggero. L’abitacolo è spazioso anche dietro, sia per le gambe sia per la testa; il pavimento nasconde anche un capiente vano, a cui si accede sollevando una botola. Le ruote anteriori della Mahindra KUV100 (non è prevista una variante 4x4) sono mosse da un 1.2 a benzina (o bi-fuel a Gpl) a tre cilindri da 87 CV, abbinato a un cambio a cinque marce ben manovrabile, è piuttosto vispo in accelerazione. Ma non è silenzioso. Le sospensioni morbide l’altezza da terra notevole (17 cm) e lo sterzo non molto preciso non invitano certo a una guida brillante. In tema di protezione del guidatore e del passeggero, però,  l’equipaggiamento della crossover indiana comprende solo l'Esp e il doppio airbag frontale; mancano all’appello i cuscini “salvavita” laterali e i moderni dispositivi di auto alla guida, come la frenata automatica.

VERSIONE CONSIGLIATA

La K6+, la "base", ha di serie, come la più ricca K8, i cerchi in lega e il climatizzatore, ma fa rinunciare al tergilunotto e a elementi non indispensabili ma che contribuscono al comfort, come il vano portaoggetti climatizzato e la chiusura delle portiere con il telecomando. Considerando il prezzo contenuto della Mahindra KUV100, vale la pena puntare sulla versione più ricca.

PERCHÉ SÌ

Abitabilità Pure i passeggeri posteriori possono contare su una disponibilità di spazio sorprendente per una vettura lunga solo 370 cm.

Cambio La leva è ben manovrabile (è a portata di mano, nella consolle centrale) e gli innesti delle marce sono rapidi.

Praticità I numerosi vani portaoggetti migliorano la vita a bordo.

PERCHÉ NO

Bagagliaio Non è piccolo per le dimensioni della vettura, ma l’accessibilità lascia a desiderare, penalizzata dai larghi fanali orizzontali, che riducono l’imbocco, e dalla soglia a ben 90 cm da terra.

Sicurezza Alcuni elementi ormai irrinunciabili, come gli airbag laterali, e i nuovi dispositivi di auto alla guida (frenata automatica, per esempio) non sono previsti neppure a pagamento.

Visibilità Penalizzata dalla forma del lunotto (piccolo) e dai vetri posteriori, in parte “oscurati” dalla maniglie delle portiere.

 

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Mahindra Xuv500

 

Suv dalle dimensioni abbondanti e dall’aspetto grintoso, la Mahindra XUV500 è la prima di questa casa a scocca portante (anziché con telaio a longheroni come le fuoristrada classiche). Quasi da monovolume l’abitabilità: le poltrone sono ampie, il divano è comodo e provvisto di schienale regolabile, e non c’è il tunnel che toglie spazio ai piedi; i due sedili estraibili dal baule, inoltre, portano i posti totali a sette (ma, quando sono in uso, quasi azzerano l’altrimenti generosa capacità di carico). Migliorabile la qualità delle plastiche e degli assemblaggi, mentre la dotazione dell’unico allestimento disponibile è piuttosto ricca e include, fra l’altro, i sedili in pelle e il navigatore. Sono di serie anche i sensori di parcheggio posteriori, utili in una vettura di 459 cm di lunghezza. Provvista di uno sterzo piuttosto preciso, la Mahindra XUV500 non è, però, sportiva: fra le curve la stazza si fa sentire, e le morbide sospensioni favoriscono il comfort più che la maneggevolezza. Il 2.2 turbodiesel (fornito dall’austriaca AVL e abbinato a un cambio manuale a sei marce) non è, comunque, sottodimensionato: i suoi 140 CV assicurano un discreto brio, peraltro accompagnato da un funzionamento silenzioso, anche a velocità autostradale. La versione 4WD ha le quattro ruote motrici a inserimento automatico (che possono anche essere attivate dal guidatore tramite un pulsante), ma se si prevede di utilizzare questa indiana principalmente su asfalto c’è la 2WD, con trazione anteriore (che costa meno e promette consumi più bassi). Chi volesse risparmiare ulteriormente può orientarsi sul più economico allestimento W6, che tuttavia ha solo i due airbag frontali.

 

 
VERSIONE CONSIGLIATA

Un solo motore e due versioni che si distinguono per il tipo di trazione: la 2WD a due ruote motrici permette di risparmiare sul prezzo d’acquisto, mentre l’integrale 4WD offre una superiore versatilità d’impiego, rivelandosi la più adatta a chi viaggia spesso su strade di montagna e vuole affrontare in sicurezza il fuori strada leggero (che non impensierisce questa suv, dotata pure di una buona luce a terra).

PERCHÉ SÌ

Abitabilità Lo spazio abbonda, e i passeggeri di statura superiore alla media non soffrono nemmeno se siedono in seconda fila; comodi i due sedili estraibili dal fondo del baule.

Equipaggiamento La dotazione di serie è generosa, e non solo in rapporto al prezzo.

Linea La XUV500 è grintosa, equilibrata e piuttosto personale.

 

PERCHÉ NO

Frenata L'impianto è abbastanza potente, ma la corsa del pedale è lunga: bisogna tenerne conto nelle frenate d’emergenza.

Plastiche Troppi elementi dell’abitacolo sono realizzati in plastica rigida ed economica; al di sotto delle aspettative anche la qualità degli assemblaggi.

Sottosterzo La tendenza ad allargare la traiettoria è evidente anche se non si esagera con la velocità: “colpa” delle sospensioni morbide e del baricentro alto.

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Sottocategorie

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